Progetto EDY-Care

VERSO UNA SCUOLA SENSIBILE ALLE NECESSITA’ DEI GIOVANI CAREGIVER
Il progetto EDY-CARE intende supportare gli insegnanti e, in generale, il personale scolastico (ad esempio psicologi, tutor, coordinatori, dirigenti) delle scuole secondarie superiori nell’identificazione dei caregiver adolescenti (16-19 anni) e nell’implementazione di strategie e approcci didattici e organizzativi utili a massimizzare le loro opportunità d’apprendimento, assicurando al tempo stesso la loro inclusione sociale.
Gli obiettivi specifici del progetto EDY-CARE sono:
sviluppare uno strumento di valutazione che possa aiutare gli insegnanti e lo staff scolastico ad identificare i giovani caregiver;
sviluppare e testare strategie educative ed approcci sia didattici che organizzativi che le scuole possano utilizzare per facilitare i giovani caregiver e supportarli nel loro percorso scolastico;
realizzare una guida che fornisca indicazioni e raccomandazioni su come gli insegnanti e lo staff scolastico possano lavorare al meglio con i giovani caregiver;
creare un corso online per formare docenti e personale scolastico sul fenomeno dei giovani caregiver, i loro bisogni e aspirazioni.
CHI SONO I GIOVANI CAREGIVER E QUANTI SONO?
I giovani caregiver sono “bambini e ragazzi sotto i 18 anni che forniscono cura, assistenza o supporto ad un membro della loro famiglia. Essi prestano, spesso regolarmente, attività di cura significative e si assumono un livello di responsabilità che normalmente verrebbe associato ad un adulto. La persona che riceve le loro cure è spesso un genitore, ma può anche essere un fratello, un nonno o un altro partente affetto da disabilità o da una malattia cronica, da un problema di salute mentale o altre condizioni che necessitano cura, supporto o supervisione” (S. Becker). Coloro che si riconoscono in tale descrizione ma hanno tra i 18 e i 24 anni vengono chiamati “giovani adulti caregiver”. Le attività svolte dai giovani caregiver possono essere: lavori domestici (ad es. cucinare, fare la spesa e le pulizie di casa); assistenza materiale (ed es. aiutare qualcuno ad alzarsi dal letto); supporto emotivo (ad es. parlare con una persona che soffre o che si sente in ansia o depressa); gestione del bilancio familiare e dei farmaci; aiuto nel comunicare; badare a fratelli e sorelle al posto dei genitori.
L’IMPATTO DELL’ATTIVITÀ DI CURA SULL’ISTRUZIONE E L’INCLUSIONE SOCIALE DEI GIOVANI
L’attività di cura può avere effetti negativi sulle opportunità di istruzione dei giovani caregiver, in quanto può ostacolarli nell’impegno scolastico (possono essere distratti e resi ansiosi dalla situazione familiare), nella capacità di frequentare regolarmente le lezioni, nella possibilità di raggiungere risultati scolastici positivi e concludere il regolare percorso formativo. Gli effetti a breve
termine (scarsi risultati, assenze e abbandono scolastico) possono avere conseguenze nel lungo periodo (scarsa occupabilità dovuta a basse qualifiche professionali e scarso investimento nell’educazione superiore).
I giovani caregiver hanno minor tempo da dedicare alla propria crescita personale e al tempo libero e possono avere difficoltà ad integrarsi con gli altri studenti. Possono inoltre diventare vittime di stigma sociale e di bullismo, con un conseguente maggior rischio di esclusione sociale.
IL RUOLO FONDAMENTALE DELLE SCUOLE
Costituendo un ambiente sociale privilegiato dove i giovani caregiver sono in contatto diretto con vari professionisti, le scuole possono rivestire un ruolo fondamentale sia nella loro precoce identificazione sia nell’ offrire supporto. Nonostante la rilevanza del fenomeno, insegnanti e personale scolastico spesso non sono a conoscenza della presenza di giovani caregiver nelle loro classi e non hanno gli strumenti per identificarli. Incrementare la consapevolezza rispetto al fenomeno e alle misure per supportarli, ridurrà il rischio di abbandono
scolastico dei giovani caregiver nel breve termine, migliorerà il loro impegno ed interesse nel continuare lo studio e aumenterà la loro occupabilità sul lungo periodo, con conseguenze positive sulla loro inclusione sociale.
Informazioni sul progetto:
http://www.eurocarers.org/edycare/index